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LA METÀ DEL MONDO

Posted in: , , - Sep 24, 2016 bool(true) No Comments

LA METÀ DEL MONDO

SULLE TRACCE DI UN VIAGGIATORE VENEZIANO DALLA TURCHIA ALL’INDIA

photographs of Gianni Dubbini e Angelica Kaufmann

Inauguration: Friday 28 October 2016, hours 18.30

Presentazione: Andrea Pertoldeo

Esposizione: from 28 ottobre al 14 November 2016

Presso la sede della galleria, San Marco – San Samuele 3448 – Venezia 

Opening gallery: 10:00 – 13:00 and 15:3– 19:30, closing day: Sunday

“‘LA META’ DEL MONDO’” è il racconto fotografico di un viaggio da Venezia all’India, seguendo l’itinerario di Nicolò Manucci, avventuriero veneziano, che si imbarca a soli quattordici anni su una nave mercantile, dove incontra un diplomatico inglese di nome Lord Bellmont. Il suo viaggio continuerà al fianco di Bellmont attraverso l’Anatolia, l’Armenia, la Persia, fino al Subcontinente indiano, dove Manucci trascorrerà il resto della sua vita come artigliere, medico e consulente per i Moghul. Egli descriverà le sue esperienze nell’opera-biografia: la “Storia do Mogor”. In quello che è considerato uno dei migliori resoconti di viaggio europei della prima età moderna, Nicolò Manucci (Venice 1638 – Pondicherry 1717) inizia a raccontare le sue avventure. Le testimonianze della sua vita hanno ispirato Gianni Dubbini e Angelica Kaufmann a seguirne le tracce attraverso l’Asia. Le fotografie esposte testimoniano il viaggio compiuto nel 2015 dai due autori attraverso oltre diecimila chilometri, da Smirne fino al Golfo Persico e, in seguito, in India. A quattro secoli di distanza da Manucci, i due autori hanno cercato di rivedere con uno sguardo contemporaneo, quello che un viaggiatore seicentesco poteva aver incontrato nello stesso percorso. Attraverso queste fotografie si prova a trasmettere il significato del viaggio inteso oltre i confini geografici, politici e culturali, fra incontri e scoperte.

Arricchisce questa mostra fotografica un disegno originale dell’artista brasiliana Bruna Barros. link artista La sua mappa miniaturizzata che richiama i raffinati lavori artistici del periodo Ottomano, Safavide e Moghul, illustra le varie tappe del viaggio percorso da Gianni Dubbini e Angelica Kaufmann sulle tracce di Nicolò Manucci. Ne riproduce inoltre i monumenti più importanti e le architetture con un occhio di riguardo per la geografia storica e per le culture di quei luoghi, remoti alla maggioranza degli spettatori.

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